Osvaldo Ciurleo's personal page

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"Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare" – Leonado Da Vinci

Camper

Campo Imperatore

Quando un paesaggio quasi senza vita riesce a stregarti

Una delle caratteristiche del viaggiare in Camper è quella di poter scoprire nuovi posti, vivendoli a qualunque ora del giorno e della notte, senza che la necessità di tornare a casa sia un vincolo. Sostare per poi guardare da vicino la natura che c’è intorno crea un via di collegamento tra l’uomo e ciò che ti circonda, offrendo momenti di osservazione e riflessione che permettono all’uomo di ritrovare quell’essere che la vita di tutti i giorni ci ha privato.

Ispirato da un week end in Camper di mio figlio, nella zona di Campo Imperatore, ho voluto studiare il posto per programmare un primo viaggio esplorativo per poi tornarci ancora, incuriosito anche dalla presenza di un sito utilizzato dal regista E.B. Clucher, pseudonimo di Enzo Barboni, set per la registrazione di alcune scene del film Continuavano a chiamarlo Trinità, con Bud Spencer e Terence Hill.

Raggiungere il quinto massiccio montuoso dell’appennino per altezza è abbastanza semplice, il punto dove mi sono diretto la prima volta è stato la zona dei Monti della Laga, una catena montuosa lungo i confini tra l’Abruzzo settentrionale, il Lazio e le Marche, tra le provincie di L’Aquila, Teramo, Rieti ed Ascoli Piceno. Bisogna prendere l’uscita Assergi, sull’autostrada A24. Da qui si procede verso Fonte Cerreto attraverso la Strada Statale 17bis, località turistica da cui parte la funivia che porta nel punto dove è situato l’osservatorio astronomico, nel versante occidentale di Campo Imperatore. Superato Fonte Cerreto si percorrono circa 30 km di strada, in un paesaggio che inizialmente è ricco di vegetazione, un primo tratto di splendidi faggi per poi passare agli abeti e pini. In questo tratto di strada è facile imbattersi in gruppi di Cinghiali, Lepri (tante) e splendidi rapaci, dal Gheppio alla Poiana, sino al Falco dalle zampe rosse, o Falco Vespertinus. Superata la Sella di Monte Cristo la vegetazione è sempre più rada, tipico dei posti rocciosi e battuti dalla neve, sebbene negli ultimi anni i fenomeni nevosi sono sempre più di minore intensità.

Proseguendo per la SS17bis si attraversa un immenso altopiano alla cui sinistra le maestose cime dei Monti della Laga provocano un cambiamento emotivo, si entra in un ambiente ove regna il silenzio della Natura, interrotto dal vento, dai pochi uccelli e l’essere umano diventa parte integrante del contesto che lo circonda. La percorrenza diventa leggera, diminuisce la velocità e gli occhi sono magnetizzati dalla visuale che si perde nell’immensità dell’orizzonte. Qui la vegetazione dei fusti è pressoché inesistente, la neve durante l’inverno la fa da padrona creando un paesaggio spesso inaccessibile perchè le strade vengono chiuse per lunghi periodi. Qui regnano le leggi della natura incontaminata e l’uomo per fortuna non ha accesso.

Superato lo svincolo a destra per Santo Stefano di Sessanio, ci separano ancora pochi kilometri per giungere al Ristoro Mucciante, una struttura in legno costruita per ospitare il “Way Station Café”, set di un thriller ambientato in California. In seguito è stata rilevata dalla famiglia Mucciante ed è oggi un punto vendita di carni, formaggi ed altri prodotti tipici, meta obbligata dei numerosi motociclisti e non che affollano il rinomato sito. Qui vi sono 3 punti dove la sosta libera è consentita e dove è possibile pernottare nella pace più assoluta, sopratutto nei periodi di minor affluenza di visitatori. Nelle vicinanze è possibile praticare lunghe escursioni in pianura o nei canyon vicini sino alle arrampicate sui monti che portano a panorami mozzafiato. La notte poi, grazie alla mancanza di inquinamento luminoso è possibile osservare le costellazioni presenti sulla volta celeste offrendo uno scenario che è ormai impossibile vedere dove la popolazione è densamente agglomerata. La zona non è servita da rete telefonica, pertanto se desiderate staccare con il resto del mondo questo è il posto più adatto. I paesi più vicino sono Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, dove poter fare un minimo di rifornimenti e sempre nelle vicinanze si può andare nella zona del Centro Astronomico, meta di sciatori ed escursionisti incalliti. Qui c’è un punto ristoro dove è possibile fare colazione o pranzare e dove è raggiungibile il resto del mondo attraverso la rete dati ed internet. Il posto è raggiungibile anche con la funivia da Fonte Cerreto.

I Monti della Laga sono molto impegnativi come meta escursionistica ma offrono un punto panoramico eccezionale e momenti unici e sensazionali per la peculiarità ambientale. Nelle zone più pianeggianti è possibile sostare nei pressi dei piccoli laghi che si formano nel periodo in cui la neve si scioglie, rappresentando un abbeveratoio naturale per la fauna presente e per i numerosi pascoli che trascorrono il periodo estivo.
I laghetti di Passaneta e di Pietranzoli sono un interessante meta per l’osservazione di una particolare fioritura, quella dei Crocus, che nascono in primavera quando la neve si scioglie, creando dei meravigliosi prati viola.

L’area descritta sin qui è gestita dall’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e rappresenta un punto di contatto con una Natura selvaggia ed ancora poco marcata dalla civiltà e dal conseguente inquinamento, auspicando che siano sempre meno i comportamenti privi di responsabilità e rispetto dei luoghi. Il Camperista amante della così detta Libera trova qui la sua massima espressione in un paesaggio ricco di scenari naturalistici da cui trarre importanti benefici fisici e spirituali.